Gocce. Ricade l’ora,
distillato di luna
e desideri, al pozzo
dei sogni: gorgo e palude
accoglie sibilando nomi
e vittorie. Deluse,
contorte costellazioni
di eventi si tuffano
inquiete verso il fondo.
Armature vuote
invadono la notte.
Treni senza binari,
eternamente in ritardo,
girano intorno al mondo
cercando una stazione.