Dopo la morte di mio nonno Michele, mio padre portò per un anno all’occhiello sinistro della giacca un bottone di stoffa nera, come simbolo pubblico del lutto e di filiale rimpianto. Mi chiedo: quando questa tradizionale, affettuosa e virtuosa usanza ha cessato di essere praticata? Quando una così durevole ostentazione del lutto è stata reputata sconveniente? È stato dopo il Sessantotto che, per molti, ha la colpa più o meno di tutto? O è stato perché il consumismo onnivalente esige la rapida ‘consumazione’ pure della morte e, quindi, un veloce oblio dei cari estinti, insieme con la privatizzazione del dolore?
OBLIO
fa capire (da INSETTI 2002)
26 Novembre 2024
fa capire che ce l’ha con me mi parla guardando una mosca ‘parli con me o con la mosca?’ ‘eh? Read more.
29
26 Novembre 2024
solo fra le righe si sente confuso indeciso sparpagliato non sanno più dove e come cercarla né come metterla se Read more.
n. 94
26 Novembre 2024
I piccoli luna park sono quasi spariti. Con l’autoscontro, il tiro al bersaglio e la casa degli orrori. Lo zucchero Read more.
CI SAREBBE
25 Novembre 2024
Veramente ci sarebbe da aggiungere le mani. Ci sarebbe da togliere capelli e capezzoli e il muscolo sartorio e l’intestino Read more.
TASCHE D’ARREDO
25 Novembre 2024
Se sapessi come mi diventano gli occhi quando sposto il baricentro e il cielo. C’è una ruga che si intreccia Read more.
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25 Novembre 2024
l’occhio, anche se deglutisce, è un segno umile. le sue linee quasi spammano l’idea di freschezza prospettica – come sui Read more.
NELLA MELCINA
23 Novembre 2024
Qui, l’artigiano Koll è in tenuta da cameriera. Porta un abito succinto, un grembiulino e un fermacapelli di Swarovski: si Read more.
da DIARIO PALERMITANO (7)
23 Novembre 2024
In via La Marmora, sul vetro del negozio del barbiere, una scritta avverte che “il rumore disturba, non abusare del Read more.