ZAFFERANO DEL POGGIO

La colonna spezzata del tuo arcobaleno
Si rifrange sull’ultimo lembo di pioggia
Che ricorda l’agonia dei sudori sulla Croce.
Entro in punta di piedi nel trapezio scaleno
Di spugna da fiele e d’un muto chiodo di foggia…:
Chiave a stella il chiavistello della vertebra a foce
D’ariete, al tuo belvedere, d’ortiche nel fango.
Nemmeno il torcoliere che arriccerà il vello
Del capro riceve così in fila dal Venerdì Santo.
È l’assassino che si fiuta le mani al macello!

La trinità del patibolo avrà dunque ritegno
Di fiutarne cavo di mano nel vaiolo dei moggi
Ch’allibrano insieme una febbre terzana di mele
E la loro rossa mantiglia sul monte del cranio a segno
Di ricordarne tozzo di teschio ingiallito ai bei poggi
Nel rinterzo di un venerdì pagano con il sabato in cenere
Che alterna amara bile a focomelico fiele?

Muto chiodo di foggia…
Clavo bellote. De herrar. Calamón. Chanflón.
De ala de mosca. De chilla. De gota de sebo.
Clavo de rosca. De roseta. De punta de cincel.
Romano. Gótico de forja para decoración
De puertas. De bellota. Tachuela.
¡A escuela
Del calvario!

(da Frammenti nel dialetto della Focide)

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