RAI ‘60

A diciasette anni sono riuscito a prendere al volo il maglione che stava scivolando dalla sedia. Un atleta. Un peto magico votato alle estroflessioni. Per giorni bloccato a letto a elaborare una rivoluzionaria mutazione. Il gesto, mi dicevo, il gesto. Per superarmi, ho continuato afferrando ogni oggetto prima che cadesse. …

IL MATTINO SENZA PREAVVISO

Le mani affogate nella melma necessaria come l’olio i vermi della radura sfaccendati i funghi spopolano sfidando gli architetti del pianeta che battono tappeti contro le ringhiere dei balconi occhi indiscreti sbirciano la vita dirimpettaia la tranciano l’omino si sperimenta sul marciapiedi non guarda corre corre insegue i suoi piedi …

CHE ANCORA DORMI

Purtroppo dimentico di chiudere la porta. La prima a svegliarmi fu Daniela: ciao gambaro, com’è che ancora dormi. Dritta verso la macchinetta del caffè, ne versa una tazza a Michele che intanto l’ha seguita. Si baciano quando entra Elisabetta. Cerca il suo specchio. Io molto spaventato perché non le ho …

(L’OCCHIAIA. 67.)

Nuvole stefanesi sconfinano nel cielo prizzese maculando le spettinate campagne sottostanti. Il mattino biondeggia di colori ormai più che primaverili. E nell’aria frizzano profumi già presentiti durante la notte appena trascorsa: me ne riempio le narici e lascio qua e là lungo le scarpate sacche di vuoto subito colme d’altri …

IL CUCCHIAINO DELLA DOMENICA (Flat-earthers)

Scoprire che a Bucarest c’è un boulevard di dieci chilometri mezzo intitolato a Cioran e mezzo a Mircea Eliade mi fa stare meglio; altra gradita sorpresa gli involtini di cavolo con carne di pecora e yogurt: due belle consolazioni dopo un volo tanto burrascoso. Per il resto, delizioso afrore di …

APOLLO

Ai due alti acri in cui spartito fu Apollo, Brolo a esborso della tua cava di cuore, C’è fin dove bocca ti soffia sul collo Un filare, tra due, di alto colore Cupo: il primo lo dedico a Amleto sazio Dei troppi bagliori a soma d’un teschio Ch’abbacina il dilemma …

COME SORPRENDERE UNA PASSERA (BALLATA AL RITMO DI SWING)

oh oh aspetta che una passera faccia il suo nido su un ramo oh oh aspetta che deponga le sue uova oh oh aspetta che si allontani un momento oh oh approfitta del momento oh oh poni nel nido alcune enormi uova d’oca e fai sparire quelle della passera oh …

SIFONOFORO 35

l’aria è più scura. cessano le telefonate. il vento aumenta. chiamo al telefono l’ospedale civico. non risponde nessuno. richiamo. la linea è scomparsa. sto seduto sull’erba. i tentacoli intrecciati sui ginocchi. il mio quoziente di elettricità risale. comincio a demoltiplicarmi. mi circonda una membrana d’aria sgusciante.

AMORI FOTOVOLTAICI

Grazia è come una coperta soffice mentre mi nascondo nell’ astrolabio che sutura ferite di altri mondi quelli che mi appartennero per brevi stagioni salmodianti eppure rugiadose di tenerezze e/o abbandoni per cui le infinite dissolvenze servono a scardinare gli anfratti opachi quando il fragore era negli occhi non miei …

LA BARBIERA

Ho visto Sophie, quest’automa di ultimissima generazione, e dico che è stupefacente. L’approssimazione umana è quasi perfetta. Non fosse che mentre la intervistavano le hanno lasciato a bella posta la testa scoperchiata piena di fili e transistor quasi non avrei capito si trattasse di un robot. La scena però oltre …