FIUMI ROSSI DI PORPORA

Si fosse troppo concentrati su se stessi, si rammenti non esserci stato uno prima o dopo Gottfried Benn che abbia cantato meglio il decadimento del corpo, la malattia e la morte. Nessuno che abbia usato mai parole più appropriate e raggelanti. Memento: ogni ulteriore lirismo sarebbe dunque inutile. Si rammenti invece che diventassimo formiche potremmo saltare dal pianterreno al trentaduesimo piano in un solo secondo e che godremmo di uno sprint bruciante, quasi duecentotrenta chilometri orari. Si rammenti infine quella mattina del dodici giugno, mentre si aspettava ognuno la propria moglie davanti il negozio di Zara, quando si sentì una ragazzina rivolgersi all’altra citando a esempio “Il guerriero” come figura da emulare, modello di rettitudine e abnegazione in un mondo di lombrichi e animelle spaventate. Fatta salva una diarrea incessante che proprio in quel periodo la sconquassava.