tiri il collo alla pellicina ribelle che svirgoletta sopra la lunetta del mignolo poi sgrani gli occhi sui miei già rincantucciati nelle tue iridi cangianti e mi dici
tanto io non l’indosserò mai
cosa
la pelliccia
sopraffatta dal peso delle tue parole ora vacilli per non stramazzare a terra incolli le natiche alle pigolose modanature del primo mobile utile e smetti di stuzzicare col rosso ballerino della lingua quel vuoto impronunciabile compresso tra le due c