QUI SOTT’ACQUA
cerco subito di risalire ho terrore dei denti di scorfano di camilleri qui sott’acqua
cerco subito di risalire ho terrore dei denti di scorfano di camilleri qui sott’acqua
NAVIGANDO VERSO BISANZIO I Quello non è un paese per vecchi. I giovani l’uno nelle braccia dell’altro, gli uccelli sugli alberi – Quelle generazioni morenti – intenti al loro canto, Le cascate ricche di salmoni, i mari gremiti di sgombri, Pesce, carne, o volatili, per tutta l’estate lodano Tutto ciò …
Nella tua mano sinistra c’è del formaggio che mi confonde le linee. La lecca e poi sputa sul palmo. Ecco, ora vedo che stai vivendo male questo momento. Chi è la persona che ti sta accanto. E’ il tuo direttore vero? E sputa di nuovo sul palmo. Lui non è …
Lidia trascorre le sue giornate in solitudine. Sebbene abbia un gatto, un secondo marito, un figlio di trentottanni sposato a una giapponese e una figlia ancora signorina. I conviventi le passano accanto tipo gli estranei quando passano accanto ad altri estranei in un luogo chiuso. Si sente solo un fremito …
Buona sera e grazie di avere voluti noi. Per favore, manda me per il tempo del tuo arrivo. Mentre vieni domani, ti darò qualche derisione per trovarci facilmente. L’allogo è alla finita di Kaleokxzitzsa. Vedrai un grosso albergo chiamato Giovanna nella tua mano destra. Ed è tutto rosso. Continua il …
hai l’incanto di un fiume sotto cieli tranquilli un difettoso scorrere che dilata note incompiute cantando dal letto della corrente che si spinge in smagliante mare e increspa
nel parco nessun pasto. guardare oltre. essere inarrestabilmente cimice. provo a masticare grandi foglie morbide che una inafferrabile presenza femminile mi lascia sulla scrivania. in un angolo dalla parte della finestra che da sul parco. hanno un sapore denso dolciastro di miele incompiuto. il piacere che provo a masticarle e …
sbocconcellare pane e mortadella friabile e fragrante pratica lontana nel tempo è segno e sogno di immortalità sotto questo cielo innominabile e incivile di vitalità cascante eppure prossimo all’alba che inumerà i nostri dolori finalmente
«Non credo a una sola parola di quello che dice. Il vero colpevole abita nel grigio dei capel-li». È un classico per chi riposa a lungo nell’immobilità di una superficie in lattice. Il fatto è che possiede una memoria da elefante che gli ha permesso di diventare un campione di …