QUANDO C’ERANO I LIBRI

Quando ancora c’erano i libri, Qualcuno li stampava. Qualcuno poi li rilegava. C’erano luoghi dove se ne faceva commercio e Qualcuno li vendeva. Qualcuno, dopo averli soppesati, annusati, assaggiati con la punta della lingua, dava inizio a lunghe trattative, e se raggiungeva l’accordo comprava certi libri. Ne comprava cinque o …

UN DISTRIBUTORE DI BENZINA

Un distributore di benzina cosa fa? Prima di tutto distribuisce benzina. Poi lava i vetri. Poi guarda le cosce allargate delle femmine. Poi il pacco stretto dei maschi. Poi chiede il giusto e se è il caso elargisce il resto. Poi saluta da militare. Poi osserva l’automobile che sgomma verso …

NONNOCLORO (X)

La moglie del sindaco tenta di voltarsi. Annaspa rantola muore continuamente con profondi sussulti a grandi intervalli, sorride amaramente con la testa di lato, verso la vasca. – altre volte stette per terra lunga lunga, immobile. Non fecero alcun rumore, nessun sfrigolio, eppure nonnocloro scendeva lentamente dall’alto, andando avanti con …

IL CUCCHIAINO della Domenica: (il venerdì nero della Turchia)

Il fatto è che nel mondo, di base, non succede mai niente di nuovo. O meglio, che succedono sempre le stesse cose. Ci alziamo ogni mattina nella speranza che finalmente accada qualcosa, non necessariamente di bello o di brutto, di tragico o comico, ma di epico. L’informazione vive perciò braccata …

LA MATTINA PRESTO E’ METAL

la mattina presto è metal i pomeriggi blues il resto è tutto jazz a colpi d’energia rock e tutti i frattempi la classica con più ritmo di quelli che cambiano le carte in tavola più di quanto si possa distruggere e restare mistero invulnerabili più dei destini quando si mettono …

SULLE RIVE DEL TONTO (29)

Le nostre spalle pocopoco discoste dagli schienali delle sedie tutteequattro in bilico su entrambe le gambe posteriori per meglio accompagnare, dondolando, le mani sfarfallanti strette su carte che, ad ogni passata, una dopo l’altra, sbattiamo senza incertezze su altre carte sparpagliate vicino al mazzo in dormiveglia al centro del tavolo…: …

CHI MUORE AMA TACERE (8)

Ci fu qualcosa di indissolubile nel chiodo che mi battei al centro della fronte, un ciuffo balbuziente di capelli si impiastricciò diventando ruota di pavone. La appuntai all’indietro con una forcina, di venerdì sera. Continuai a respirare, ma implacabilmente, nell’avamposto, mia nuova casa, scardinando le dune, con il chiodo ficcato …

LIBERATE ANCHE IL TOPO, IL RICCIO, IL ROSPO E LA BISCIA

Tre carcasse a distanza ravvicinata. Un caso? Di fatto, l’intera catena alimentare della valle spiaccicata sul suolo: un topo, un rospo e una biscia. In base ai rudimenti di tanatologia appresi durante l’ora di scienze posso certificare che la marcescenza più veloce sarà quella del topo, dei tre quello che …