Urui e Utrì (XIII)

Vinni ummernu e si turceva di friddu. A Unovi i vrazza ci trimavanu. Putìa dòrmiri senza cuperti? Noni. Comu si putìa cummigghiari? Arrubbannu! Nisciu da socà, friddu comm’era, parrubbari na menza cuperta e macari spunnata. Cu ti vancoccia? Urui, ca strulichiava ca fumalora nna cantunera: «bedda matri biniritta» «chi briogna» …

CHI MUORE AMA TACERE (7)

Ci fu qualcosa di irriducibile nella lapidazione, una poesia del non-contatto tra giustiziere e giustiziato; la purezza fu così mantenuta anche se le tue gengive piorreiche ti consolidavano l’aspetto di feto triste.

LIBERATE IL GATTO

“Il gatto s’annoia. Non voglio dire che il gatto vive all’aperto e ha una esistenza movimentata e interessantissima: caccia topi e farfalle, emigra, viaggia, lotta con gli altri gatti, combatte con i cani, e conserva nel corpo tarchiato e robusto, nell’aria spavalda e determinata, qualcosa del vigore degli antichi felini.” …

DUE BENEFATTORI

Scende in città solo per comprare gelato. Entra nelle gelaterie e ordina una vaschetta da un chilo. Poi esce dicendo, sono un benefattore, grazie da parte del bambingesù. Ogni volta viene rincorso, gli sequestrano il malloppo e lo malmenano. Finchè un giorno un dipendente della gelateria del corso lo volle …

SOLE/LUNA (Terzo)

Maso è seduto per terra nella penombra del salone. Dinanzi a lui un raggio di sole obliquo. Giochi di luce nella penombra, trastulli ottici: Trottole di Newton e prismi. Raggio scomposto nello spettro cromatico. I colori dell’iride che ruotando si ricompongono nel bianco. Nello sfarfallio una immagine sfocata. La sua …

NONNOCLORO (IX)

Osservandolo ero terrorizzato. Durante lo sfrigolio iniziale si formano scintille pesanti fermamente sospese in un alone di aria solida. Hanno un colore piuttosto scuro, di evacuo ovino, e dimensioni simili. Vanno in un momento successivo, da destra verso sinistra, prima lentamente poi rapidamente. Infine, se scoppiano prima di raggiungere gli …

CHI MUORE AMA TACERE (6)

Ci fu qualcosa di culminante nella rilettura a posteriori della tua improvvisa appetenza sessuale applicata con la stessa noblesse oubliée del messale asburgico ereditato da una famiglia che continuava a sbadigliare di diaspore sempre troppo tardive, evidentemente. Fu una sborra di calcina: non a caso mi trovai rinverginata da maioliche …

DOV’E’ L’ESATTO MOVIMENTO

Tra il mento di Robert De Niro E il Terremoto del Cile Tra quando la rana si gonfia E una certa voglia accapiglia Se sapete dirmi quando poi si ferma Il camion degli ambulanti E il perché delle pomelie E le testardaggini delle rose Quando mi sveglio Ditemi se è …