STORIE DEL SIGNOR JFK (123)

Piccole macchie nere, in forma di lunette eclissate, sporcano la madreperla dell’unghia dell’allucione sinistro di JFK, proprio in zona parto. Dalla matrice, sollevano la piega ungueale, superano le cuticole e sbucano all’aperto sulla lunula, crescono, si amalgamano giorno dopo giorno, flottano paramecioano. Dopo settimane gonfie come rospi. Dopo mesi, alte …

D’ACQUA

Quadri viventi Su filari invisibili Variazioni in croma L’alba preannuncia: voci Buche trappole L’immutabile soggettivo Variazioni negli occhi Le mani ospitano Spille d’acqua

IL NOME

Eppure il nome della Città – di questa città d’acqua, di vetri, di specchi – un poco le somiglia. Dicono che derivi dal latino: veni etiam. Che, tradotto, può significare: “sono tornata ancora”. E lei, signora, va e viene. Come la primavera, che ritorna, ma mai allo stesso modo. (Da …

STORIE DEL SIGNOR JFK (122)

Una fragola immatura si piazza nella bocca di JFK. Che la bacetta, la allingua, la guarda doppia con gli occhiali delle tonsille. Sto per mangiarti le dice, anche se JFK non ama mangiare fragole o animali travestiti da fragole. Ecco cosa dovresti fare, le dice: sputarti fuori, lottando con la …

ABBECCEDARIO ARBITRALE-49

il viso bistrattato con durezza senza riguardo col bistro colorante minerale (detta anche bruno di manganese) finissima che s’impasta con gomma ed è usata per colori a olio o ad acquarello fuliggine del legno di faggio impastata con gomma e adoperata in pittura e per ombreggiare gli occhi e scurire …

non ho mezzi

(scritto nel 1983 – ‘avversato’ nel 2004) non ho mezzi per legiferare su nulla non ho una causa non so di che cosa rispondo a chi non so nulla e non accetto fino in fondo (non so cos’è ‘fino in fondo’) so che dentro questi ‘non’ brulicano con una libertà …

ANCHE SE IL SOGNO FALLISCE

Mi piace acconsentire con lo scrittore tedesco Clemens Meyer per il quale la letteratura si fonda su “due elementi: la realtà e il sogno, anche se il sogno fallisce”. Esatto, fallisce sempre, ciò che rafforza l’idea di Sam Beckett per cui bisogna “fallire ancora, fallire meglio”. Il che equivale a …

PARLAMI

Parlami liberamente. Lasciami un graffio verde sulla palpebra. Fammi vento, separami da me. E scrivi per dire la sorpresa, ma senza orpelli metafisici. Poi stendi per terra il telone, riempilo di fieno. Offrimelo. Dammi da mangiare.

PALME SELVAGGE

In occasione di una pioggia venuta a interrompere la mia camminata vengo a sapere di essere stato “studiato”. Che non sarebbe affatto una novità considerato che oramai abbiamo il sospetto che altri ci spiino in ogni istante tramite internet, telefonini, videocamere e sistemi satellitari. Ma è la brutale tranquillità con …