(L’OCCHIAIA. 70.)

Ancoro i piedi nel marmo della soglia e mi sporgo verso l’esterno. Ignorato dalla gravità mi abbandono agli abbracci del vuoto. Scricchiola il collo mentre giro la testa e con sguardi già allenati agli ingannevoli velami del quotidiano scandaglio la via fino a che non svolta per allontanarsi senza ripensamenti. Faccio lo stesso lungo il troncone opposto ma anche qui per i miei occhi oggi non c’è nulla che valga la pena d’essere annotato. Stessi cantucci, stesse latebre, stessi inciampi: tutto appare sputato uguale a ieri, all’altro ieri… persino le rondini sfrecciano sempre alla stessa velocità tagliuzzando metodicamente un cielo che scivola via indifferente ad un palmo scarso dai tetti di queste quattro case senza colore, cadenti e ormai per lo più disabitate. E sotto le maschere d’occasione dei passanti che ogni giorno, ad ore ben precise, mi incrociano senza mai sfiorarmi, indovino senza più meravigliarmi, smorfie identiche a quelle che già galleggiano sulle facce dei loro padri, dei loro nonni… una qualche minima differenza, per quanto mi sforzi, non riesco più a percepirla come tale! Un piccolo mondo bloccato nella mota dell’assodata, rassicurante ripetitività nel quale da anni annaspo benché continui a chiedermi cosa, cosa ancora mi lega a questo luogo…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ANGOLO DESTRO PAGINA 31
Da quando ho letto di quell’uomo che amava volontariamente dimenticare tutti i nomi, ho cominciato a conservare le parole con Read more.
WALPOLE
L’ultima scalpellata ha spezzato il ciglio sinistro fino a sotto il seno ascellare. Succede ai folli che bramano la perfezione. Read more.
IL PICCOLO JOACHIM ASPETTA I GENITORI ALL’UFFICIO SPIAGGIA 7
Il piccolo Joachim aspetta i genitori all’Ufficio Spiaggia 7, è biondo e indossa un costume blu scuro. L’annuncio viene ripetuto Read more.
ORA IL SILENZIO
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure Read more.
Tentativi di golpe fungino. 2
. del poco cinema avvistato] del miraggio mondialpol promemoria] acutil bromometil vista lago della città serve lo scalo un ciclo Read more.
da I GIORNI QUANTI (110)
“Siamo troppo lunghi dentro letti in asse, o troppo accucciati nelle poltrone tonde. Eppure avevi belle spalle, poco fa.” I Read more.
UN IMPASTO
8.94   un impasto in forma di susina croccante sapore morbido di pistacchio zuccherato vanigliato di colore avorio bruciaticcio un Read more.
Portami a ballare un finale diverso (8)
Spegni la luce prima di uscirmi dal cuore, qualcuno sennò potrebbe pensare che sia ancora occupato. Colpiscimi e stordiscimi, se Read more.
ASTRAGALO
Non so cosa pensano gli altri del proprio letto, magari nemmeno ce l’hanno, un letto, e perciò mi riesce difficile Read more.