Un pensiero triste assai per la morte repentina e inattesa di Alberto Toni (1954-2019), poeta di assoluto talento di cui ero amico da tre decenni. Penso al suo penultimo libro, che mi aveva dato brevi manu, intitolato “Il dolore” (2016) come eco del decesso della madre e che adesso, inevitabilmente, mi appare una sorta di involontario auto-presagio. Lo ricordo appena con due suoi testi:
«Non c’è avvio né ritorno. Ma soltanto una sfera lanciata nel vuoto. Eppure sale un dubbio, come per l’ultima volta, prima della sorpresa finale. Il problema irrisolto, una manciata di polvere.»
«Non te ne accorgi? Io sì nel tempo del battello
e della recita che mi sono imposto, sotto coperta,
le figurine del cuore di tenebra intanto lanciano
frecce di avvertimento prima che Kurtz si faccia
vedere dalle mie parti per concludere la faccenda.»