NOVANTA

Memorie fluiscono illuminate dalle scorie di un secolo magmatico

Ancora vivo l’eccessivo Novecento che dentro di te respira sdutto

Racchiude il grado zero di una storia transitoria ove pulsano illusioni e angosce

Incontrare e scontare l’epica comunista per arginare il collasso dei valori

Alti simboli e minimi gesti che sanno essere la realtà un permanente rischio

 

Jesus jeans che provavano l’impura, dissacrante quotidianità della merce

Alla fine c’è un’esistenza creativa corroborata da passioni e da ferite

Togliersi di torno per poi voler sapere quello che forse sarebbe avvenuto

Oggi però gli ostacoli e le certezze sono esercizi effimeri di levitazione

Sotto tortura non riveleresti mai a qualcuno il segreto dei suoi errori

Tanto ciascuno, l’hai capito, coltiva da sé miti, ire, magie o solitudini

Il ruolo che reciti ti dà il privilegio di pronunciare l’ultima, pungente battuta.

 

 

(Acrostico per i felici 90 anni di Maria Jatosti, 1929 – 2019)

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