‘ehi tu’ (ma si ‘ehi tu’)
‘io’?
‘tu, dove stai andando?’
‘non posso?’
‘hai con te il biglietto?’
‘certo che ho il biglietto amico. e mi accorgo anche che non ti piace che ti risponda col tu. ma ho il biglietto. e poi ho anche qualche altra cosa che stai vedendo. perciò se permetti quasi quasi sei tu che dovresti darmi del lei’
‘muoviti che stai intralciando’
– dignitosamente spaventato mi muovo passo e mi confondo con gli altri che stanno passando ordinati e in silenzio
– tutto questo sopratutto perché soltanto immaginato mi mortifica e in questa chiave di mortificazione entro nella grigia contea dell’allarme
– la pianta dei piedi le ginocchia la gola sono gonfi d’ansia e lo sguardo non sa dove riposarli proprio ora ma a grande distanza intravedo tra cose che si chiariranno valentina nel suo abbigliamento più dolce direi ingannevole gonna maglioncino di lana celeste
– direi che ‘freddissimo’ é una sospensione retorica e che non mi piace