PER CONTO DI LEA PITMANN

Sto camminando tra gli acquirenti di droga della casa dei miei genitori prendendo strade che non ho mai fatto. Io sono tua. Jason Mraz si fa avanti e ovviamente inizio a ballare un po’. Adoro quella canzone. Mi giro e c’è un signore più vecchio che mi osserva e si tocca le dita dei piedi. Mi sorride. Gli sorrido. Ci siamo trasferiti entrambi nella musica, così ho messo la mano fuori. L’ha presa, mi ha fatto girare nella navata. Abbiamo riso e io l’ho ringraziato per la danza, lui ha fatto lo stesso. Ora ho sistemato ogni cosa, bevo un drink, aspetto le persone nella follia del mio negozio di alimentari. Al 1214, sulla sessantesima.

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