(L’OCCHIAIA. 77. “L’oleandro fiorito 7”)

Ogniqualvolta l’uomo, indolentemente addossato al tronco ritorto dell’albero, scolla un braccio dal fianco e fa sfarfallare la mano verso qualcuno o qualcosa, con l’altra tira fuori dal taschino della camicia uno zippo. Per pochi secondi, animose scintille eccitano l’aria poi, una fumosa fiammella guizza vicinovicino alla punta del sigaro brancolante fra le labbra e la tenta, più e più volte, invano, ma, quasi sempre, prima d’essere soffocata, riesce a grattar via un’immagine dalle lenti dei Ray-Ban, in ombra sotto l’ampia visiera del berretto a righe bianche e blu, dietro le quali, occhi intriganti, traditi dai continui movimenti della testa, curiosano mai sazi…

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