Il dolore del cervello
Trovare l’alba nella irrealtà della vita reale
Nei luoghi di novembre
Nei riverberi attaccati all’anca
Procedendo lentamente
Fingendo di appoggiarsi
A qualcosa a qualcuno
All’aria tersa dell’estate
Bevendo acqua dalle mani
Inoltrandosi tra i giovani raggi del canneto
Per isolare il dolore
L’ebbe in dono al presente
Dopo avere ucciso il fiocco
Che la imperlò di un urlo
Squittendo
Imploso per condizioni contrattuali
In immagini inimpaginabili
Perché subito sarebbe stato troppo tardi
Per fermare i raggi
Perché tutto è già accaduto