io e mia moglie ci mettemmo a lanciare sassi nello stagnone in direzione di tre fenicotteri immobili due grandi e uno piccolo nello sciacquio dell’acqua incerti per la condensa del primo pomeriggio da vasca a vasca e non ci riusciva di colpirli gambe piumaggio o al becco storto e ci guardavano dritti asciutti fermi e aggiustavamo i tiri quando un tipo che doveva essere il guardiano incominciò a sbraitare di smettere per l’anima delle bestiole di gommapiuma sfatta e fil di ferro stracci e sul tufo zuppo cristallino in equilibrio su una sola zampa finta e quelli si nutrono anche così da vivi disse mia moglie crescono di molluschi filtrati dalla sabbia tra lamelle pelose e la grande lingua ruvida e producono una specie di latte fatto di grassi proteine e carboidrati per nutrire i piccoli anche per più di due mesi solo che nel nostro caso