ora che (31) – marzo 1980 –

– io dubito delle relazioni che l’intimità sviluppa tra vivi e cemento e morti e l’idea straziante dell’oro e del sole non turba la necessità della sera imminente e i piaceri presuntivi del sonno

– straziante é soltanto l’eleganza della parola inutile mi tolgo le mutande e le calze e dico

‘non guardarmi’

– la funzione di me cittadino é proprio questa escludere dai giochi ogni memoria arcana e se soltanto respiri i vetri & le finestre fondono la mira sono tende che sbattono

– tu visiti in silenzio la villa con cellophan argento siringhe sporche tra i piedi

tra poco chiude tra poco la massa

– con più fretta i sogni convergono nei sogni la periferia arcana si accartoccia e respinge le premure delle grandi vie che decidono il centro casalingo del tempo

– con retorica semplicità ti guardo negli occhi ti mostro la sigaretta e ti chiedo del fuoco e poi ti ringrazio e vado via liberandomi

– ora senza alcuna ironia purini disegna la luna

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Storia di giostrai (4)
Forse le ossessioni non si scelgono, ma sono esse a sceglierti. Forse questa è soltanto una frase a effetto, ma Read more.
monologo esteriore n. 3
tocco la poesia negli intervalli nei ritagli negli scarti e mentre scrivo penso sono il neurone nella testa o la Read more.
SCISTI
di anima e pece, bituminosa e ad alte temperature, penso e stringo la matita tra i denti e, mentre il Read more.
7
sotto la massa trascinata    un verde traente al grigio                                                           sia come risultato di questa suddivisione del flusso Read more.
CAPODANNO
Io sono la cosa. Sono fatto di ferro, plastica, muscoli, pixel, catrame, lacrime, nuvole. Nella tasca destra dei pantaloni nascondo Read more.
BELLOLAMPO
La gente farebbe di tutto per alleviare le ansie altrui. Proprio come il cane di mio zio Alfonso che gratta Read more.
L’ANIMA DEL GATTO 3
Il rosmarino all’angolo sud nasconde ancora i resti dell’intonaco e riceve dalla gronda la giusta umidità, scava con forti propaggini Read more.
SI ERANO PERSI I TEMPI
si erano persi i tempi di coagulazione acquisiti al paradosso sincronico biévochi colorando miraggi e notti supine nel frattempo eh Read more.
la tua benda di paradossi
la tua benda di paradossi ti è stata distribuita equamente, il punto più assurdo è dove c’è il bacio stesso. Read more.