1
non abbandonare l’albero
tronco
tronco isoscele
permutazioni erotiche
fuori sul quadrato
mi derivo una battaglia navale
da una topografia gualcita
messo in un quadrato
mi batto contro
non voglio giocare con la cementite
sullo stesso mattone di maiolica
una gravida nuda in rilievo
quattro abissini verticali verderilievo
vengono e inceneriscono tutti i muri
decisività vascolare dell’opera
e per un’opera chiamai nicola
nicola il verme
2
al tronco! dai!
ma io torno al trubar clus
base tronca di una sospensione
Iª permutazione: NON VOGLIO
pensai due mesi al talmud
mai un colore – mai letto
e disteso nel budello
2ª permutazione: NON VOGLIO VERBI
3
nella mente il bianco sub
il raggio è lento come le mie corna
nella nera proiezione lineare
il trapezio è
verderegno di cascata
non disturba operai
li canta
é l’occipite del triangolo
in una spugna viva
stira i piedi i legni
le foglie descrittive
“telefonami più tardi”
“sennò?”
mostro murale
RETORYC
VOKAL
PHERO
SPHYNCT
SEMPLYCE
con ali di carne senza grasso
4
neppure mi diverto se lo vuoi sapere
apro l’europeo alla fine
una batteria di proiezioni
rumore quasi sferico
pomata
alle 11 del mattino si spezza un ramo
prima di andarsene mi vuole togliere due peli
5
mentre aspetto descrivo un tronco
mi disgusta aspettare nella corteccia
nicola vuoi aiutarmi?
aspetto in un angolo buio e sparo cerchi
imprese – cementite gialla duogonale
la forza transita nell’ombra
chiudo la rete con la veduta
cade una mela
nicola mio
eremita senza pause
“vado?”
“va!”
6
riflettevo nell’interno del tronco
lo sfintere spostava
bastoncelli d’ombra cristalli
imponevo balzelli strategie
incollavo crateri in cima ai simboli