Cinquantadue ospiti, sedici posti nel mondo
(sessantotto metri di casa i suoi),
alle due, alle nove e così via, per due, tre o cinque giorni,
e non vi sarà più un mondo da girare, a quel punto.
Da chissà quale dove invece arriverà il mondo a girare lui,
e avvertirà il suono di questa tiny economy da considerare –
vero –
insufficiente,
in un inaspettato, enorme abbraccio equatoriale,
tuttavia.