«sporse dalla manica l’orlo unto di uno sdrucito polsino» (Antonio Pizzuto, Si riparano bambole).
«he had what very much appeared to be an old gravy stain on the lapel of his cutaway» (J. D. Salinger, Raise High the Roofbeam, Carpenters).
«I capoversi sono roba per codici e delizia soltanto per i tipografi quando ricevono di ritorno le bozze corrette. È verissimo che io non vado mai “a capo”, neanche nelle lettere private, ma se credi che si tratti di una mania, come quelle di Flaubert, non sei nel giusto: si tratta di una intuizione, di una forza arcana che mi trattiene la mano, è come se udissi dirmi “Unni vai?” appena io smettessi un libro a metà» (lettera di Antonio Pizzuto a Salvatore Spinelli, 10 ottobre 1955).
«I hate dramatic indentations with all my heart» (J. D. Salinger, Seymour. An Introduction).
Pizzuto e Salinger condividono il dono del dettaglio che detta il tono (e l’avversione per i capoversi).