-ancora un po’ di tacchino?
-grazie, sto scoppiando
-allora un’insalata vegana?
-per carità, io sono felicemente carnivoro
-mi vuole assaggiare?
-tra un po’ le addento le orecchie senza cucchiaio
-ma io ho di meglio per lei
-non vedo trippa per gatti
-le offrirei le mie belle polpette di gatta
Nel migliore ristorante di Pietraperzia il principe di questo mondo s’ingozzava con fegato di coyote in tegame maltese lingue di pappagallo arrostite in padella sfondata muscoli di coleotteri con sanguinaccio cacato cuori spolpati di varani di komodo alla villanella pinne di brontosauro al pepe fruttato cartilagine di pescecane alla sanfasò deretano di pitone all’aglio fratto coda di carabiniere alla bersagliera mammelle di messicana morta alla nonsaichetiperdi. L’unghia di una zanzara lo soffocò.