DISEGNI D’INVERNO

Dimmi dal colle

l’infinito avvento;

inaugurazione

Gela il suo vuoto

di cera persa un

croccante sottozero

 

Come promessa

il letto d’erba malva

s-verde, s-pianta

 

Nel  ricordare

decresce il nome proprio

vicino casa

 

In-tralciata vigna

curvo il capo e i grappoli

sì, ri-accolgo

 

Strati e mantelli

nero rizoma pioverà

in orto-orizzonti

 

Non essere, neve,

ancora neve rimbocca,

ultimo nasturzio

 

Rimane indietro

necessaria alla luce

l’acqua ghiacciata

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