Non ti perdoneranno di dire ciò che pensi,
di non camminare sopra i comuni sensi spenti,
no,
no,
no,
ti uccideranno,
non ti perdoneranno l’uso della luce
perché hanno gli occhi adusi al latrato del buio,
no,
ti inchioderanno al palo del colpevole,
ti giudicheranno per manifesta infermità mentale,
perché la verità, amico mio,
la verità
è scomoda, oltraggiosa, contiene troppo sale,
una gran brutta cosa iperlesiva,
anche se tutti sanno quello che tutti sanno,
non si può dire,
no,
no,
no,
ti circonderanno come iena viva
subnullisti ammaestrati nelle fiere del sistema
sbraneranno i tuoi polpacci
e si disferanno in fretta e furia dei tuoi stracci,
e tu
che ti illudevi di essere
scoprirai ciò che già sapevi
sull’illusorietà dell’ontologia
e se lo dirai
ti crocifiggeranno,
ma non morirai,
no,
no,
no,
non morirai
mai
perché chi è morto
non ha potere di uccidere
se non se stesso,
quindi tu rimarrai lo stesso,
lo stesso fesso di sempre,
ma ti guarderai allo specchio
amico mio,
sì,
sì,
sì,
ti osserverai,
ti guarderai
e
e
e
ogni giorno sarai meno vecchio.
(2016).