IL COMPITO

Io sapevo che il mio compito non era salvare il mondo ma salvarmi nel mondo. E in questo compito io ero disposto a distruggere chiunque o a utilizzarlo. E così feci. Quello che avevo imparato dalla mia lotta rivoluzionaria lo utilizzai per salvarmi.

VERY ACQUA AL “SENTIMENTI” SABATO

Ma mai, mai di più avrei chiesto cose, chiesto dove, se… fosse ogni giorno le sette al mattino, una sabbia chiara grano a grano e infine le poesie più belle, quelle lasciate andare tra idea e tavolo; Italo non esisteva, esempio, un incipit, al massimo, di password:   *****, *******, …

PERDE PEZZI 2

Realtà negate Nessun sogno da condividere Nessuna carezza Nessuna mano rifugio Le lunette pezzi mancanti Porte chiuse in assenza d’aria Parole senza voce “Song of India” implode                                               …

MONOFAGIA

Monoteista sino all’inverosimile, per coerenza praticò lungo tutta la sua vita una rigorosa monofagia, cibandosi solo di gelato al pistacchio. Ingordo com’era, ne mangiava almeno un chilo al giorno, mattino, mezzogiorno e sera. Il problema era come disfarsi delle coppette. Ne accumulò cosi tante che riempì tutte le stanze del …

RESIDUI

La rimanenza, più o meno utilizzabile di una quantità o di un’operazione]   Categoria: paesaggio Luogo: dove si perdono le scarpe Descrizione: senza scarpe si perde l’orientamento Note: per il recupero necessita intervento straordinario e il risultato è di tipo diverso da quello di un intervento ordinario   Scampoli meteorologici …

0,01%

… da una di quelle rubrichine tipo “Lo sapevate che?” si apprende la composizione percentuale della materia vivente sulla terra: alle piante spetta l’80%, il 15% pertiene ai batteri, la quota del 5% si riferisce agli animali, ai funghi e ai micro-organismi varî. E gli uomini, si dirà? Ecco alla …

EUPNEA

digramma allofono, coriandoli e miscela di matrici di trasformazione: coppia minima simplettica, cenere e dendriti residui poi ancora un respiro e le mie mani. asterismi apparenti

da OSPIZIO DI ADDIO (2019)

Tante nicchie solitarie questo sproloquio Badato dalle sfingi tardive speranze Scalze. Mia madre se ne andò Con le preghiere in gola nel mormorio Dei gatti nel cortile. Digiuno l’altare Fato fatuo. Breve attesa la rincorre La mia vita assalita dalle ceneri. Addosso alla ragione di capire Si disfa il mappamondo …

ora che (24) – marzo 1980 –

– una volta tanto la cosa non é andata propriamente così e questo mi fa pensare immediatamente questo pensiero che può suonare cosi che se veramente mi diverto veramente sono stato ‘lasciato’ mi si é sciolta qualcosa che sta già cadendo da me attorno a me la gonna il collant …