GLI SPOGLIATOI

La faccia del bagnino di quel posto somiglia a un avvoltoio degli agnelli. Al rostro. Stessa struttura ricurva – stesso colore – stessa dipendenza dallo zodiaco del giorno: di cosa sopravviveremo oggi? Medesimo terribile effetto. Sii risoluta (mi rivolgo a mia moglie) e soprattutto abbandonati: il vento aggiusta tutto, modella …

SCALARE

(“Scalare” – foto di Francesco Gambaro)     Tu sai quello che ancora non so, del maestro, della nebbia, dei punti in mare che sono petroliere, dell’occhio che nasconde il cemento e dell’altro che restituisce i cantieri. Sei il tutto che scivola nel nulla e rimette in pari le cose, …

(L’OCCHIAIA. 80. “Bipedi 7”)

ha la faccia paffuta da femminiello mancato tagliata in due da radi baffetti  color cenere giallastri forse di nicotina giusto sopra le labbra sottili luccicose di bava e un addome prominente lallerellone subito spaparanzato sul bordo molato del banco non appena vi giunge davanti pianellando elemosina più e più volte …

da OGGETTISTICA (1)

In sala d’attesa l’anziano avvocato minaccia l’anziana consorte con una cannuccia, le ripete a bassa voce e educatamente, anodinamente, infinite volte, la parola “avanguardia”. Le dice impercettibilmente “avanguardia, avanguardia”, e la tocca con una punta di cannuccia, le tenta il braccio, delicatamente: “avanguardia, avanguardia”. È calmo, è disinteressato.

AMORE CLANDESTINO

Le stordite parole della profferta come avessero fronde e germogli sporgono vantaggiose dalle altane del linguaggio, pattuiscono consegne ancora per ora a dimora nel sedimento sfitto che loca vani solo all’assenza, solo al profumo. Facondia infeconda. Grevi di succhi rivelati le soccorrevoli bacche delle nostre parole saziano senza fiorire inesorabili …

* * *

raggiungi la fonte oltrepassa la cascata c’è uno spazio vuoto, una specie di grotta siediti lì e aspettami se hai paura stringiti da solo le gambe con le braccia nascondi la testa nelle ginocchia ci sono tanti sassi ascolta quel che dicono mentre l’umido li schizza se vuoi prega, ma …

ILLUMINAZIONE

L’illuminazione Sotto il gelsomino Il raggio sta zitto Il fumo colora il disagio Profuma e non chiede Il fumo sta zitto Le spalle curve trainate dalle braccia Remi fuori posto Impotenti lenti lenti Appena reggono il silenzio L’urlo fiatato conduce La mano spunta una rosa

ora che (23) – marzo 1980 –

– ascolto summertime cantata da janis – ascolto la signora locatrice di udine che protestò per il modo ‘ciecamente privo di commozione’ con cui é stata diffusa la notizia dell’eccidio a genova di 4 terroristi ragazzetti compiuto dalla polizia all’alba – ascolto ancora lo stridore delle armi sovietiche impugnate dai …

LISTE DELLA SPESA

Vai al supermercato qua sotto e comprami tre sfere in polvere, un cubo esagonale, quattro triangoli rosangoli. Se ne hanno ancora, comprami anche un uovo di scimmia. E visto che ci sei prendimi pure una cacca surgelata, ma solo se è Findus.