ora che (22) – marzo 1980 –

– ora tu continui ad abitare al secondo piano e la tua camera da letto ha tutto di te e di lei – il tuo lungo passo cavo – apri la porta con violenza ‘hai un pezzo di carta?’ ‘che devi fare?’ ‘sto tornando’ – prendi il tuo pezzo di …

L’INTIMO INVITO

La scelta cadde, non si poggiò, nello spazio minuto, frazione d’allora e di foglio, la nota dei tre come, i numeri imbastiti a sottopunto per l’attesa: sartoria prudente. Che abito sfoggiare se neutro o complice del gesto di volerti, già rischioso, avvicinare. Subito nella sabbia, solo sopra ardente, il passo del …

IL GIARDINO DELL’EDEN

-permesso? -occupato -si sbrighi -ma questo è il bagno delle donne -non resisto -vada in giardino -è occupato brontolando gli oceani si erano ritirati nel sole allo zenit e il principe di questo mondo era reduce da una scorpacciata di more: bussò a tutte le porte, nessuna si aprì.

ELIOGABALO NON AMA FREGENE

questa notte discinta non sopprime i tormenti maculati perché non ci sono novità eppure durante le ore della pazienza avevamo stabilito un confine

BISOGNO DI VOLARE

Avevo bisogno di volare, oggi. Avevo bisogno di girare tra le nuvole agitate dal vento. Lasciarmi trasportare dalla scia degli uccelli e gettarmi in picchiata nel mare. Perché i giorni non sono che copie sbiadite di giorni e il vento è l’unica cosa vibrante che possa cambiarne l’aspetto. Freddo, dentro, …

IL LUOGO IN NOI

Una traccia sul dito Sul ginocchio sul polso Tracce evidenti Dolori con un inizio e una fine La traccia dentro di noi Nasconde il nascondiglio a sé stessa Nella carne Nei suoi tanti anfratti Traccia perenne Ben assisa nel ‘luogo’ in noi   Su misura del proprio dolore Riso e …

BALLA

Aspetta e fregandosene di quello che vorrebbe sua madre continua a ballare e a chiedere quando diventerà femmina. Tanto lo sa prima o poi accadrà diventerà ballerina e indosserà il tutù rosa di sua sorella.

ora che (21) -marzo 1980 –

– che i miei amici di ora che poi sono ancora i miei amici d’ieri sono un po diversi quasi d’ora in ora e se decido d’andare a trovarne uno mi manca sopratutto l’altro e la continuità dell’intelletto così é salva nell’insoddisfazione della curiosità nella mutevolezza dell’umore nell’ironia degli idiomi …

DESTINO VENEZIA

Annaconsuelo si accoccola in una buccia di mandarancia, canta con le dita, non conosce l’Alcazar, dorme in cima a una scala a pioli. La vedo che sale in un taxi di polvere per l’aeropuerto de Sevilla con destino Venezia. Il suo straparlare mi avvolge di spine. Prima del decollo liberarsi …