sono dici sempre a un filo dal capire work
in progress ma di scrivere
il libro della vita non se ne parla benché
non me ne lagni né lo dica
d’altronde potesse questo essere il mio
stato perpetuo non vedi la macchia sulla schiena
i calzoni slacciati mi perdo le stringhe
visto l’amore che ti porto scusa
se non rispondo sùbito è che l’archivio
il dottorato gli esami il futurismo il cuoco
giapponese lo spazio per i
libri su libri più ne sballo più non riesco davvero
premorirti sarebbe il peggior
carissimo non è assolutamente un’offesa come
dicono nel caso significa tutor
abbracci fa’ conto
il taglio di luce lilla che mangia l’intelaiatura
guarda come ciba lo spirito ho nella casa
nuova mille anfratti nicchie sembran fatti
apposta tu che sei bravo col legno potresti per caso
il giardino è pieno di prese prolunghe piani
d’appoggio non bastano mai puoi lavarti
alla fonte l’ho fatta con le mie mani vino
sfuso insaccati di Puglia
l’orinatoio è a un passo acqua di pozzo
un bosco di platani ride pensa due volte
al giorno c’è anche un cinghiale di pochi
mesi con gli occhi da filosofo
asciugatoi a iosa io mi siedo e ti guardo
avrai certo notato la cornice sfondata
dalla prospettiva il supporto poverello i lucini
un segno fuoresce dal margine
destro quasi stesse lì ad origliare che so
a spiarci la vinaccia
s’ossida arriva il moschino poi diventa
acida la grappa di vinaccia acida
è schifosa bisogna buttarla il distillatore
dev’essere tempestivo informarsi del giorno
esatto della vendemmia precipitarsi
col trabiccolo dopo averne bene oliate
le ruote dal fittavolo che
l’ospita per una notte è scritto
gli dà tizzi fuoco alambicchi pizzuti
entra
mangia
non te ne curare
senti questo
bevi e quest’altro che dici?
via il guanto scàldati la mano
è mia figlia
ne ho tre e non so quante mogli la piccola
piange polacco hanno un modo tutto loro di
Cutufina sulle tracce del padre àtafo mai visto
l’explicit in Desdemona
dovrei riverniciare le pareti ma di cambiare
casa un’altra volta non se ne parla ne ho incignate
a decine papà diceva sì che del porco
tutto serve ma il letame è inutile
perfino come concime qualcosa vorrà certo
dire staminali eutanasia
il monito del papa a ore 12
che la sincerità sia elemento imprescindibile
è da vedersi senz’altro presso le Vetrerie
un passaggio con l’ombrello
vado a mangiare niente di che un’ala due foglie
d’insalata la mensa costa poco sciarra significa lite
scrivimi ti prego una prefazione
anche di poche righe