il visconte lontano parente del principe stava appena partorendo in un palco dell’opera quando udì il fischio del capotreno in carrozza pensò lei col solito indurimento all’inguine ritrovandosi in un alberghetto periferico durante i maestosi incendi amazzonici incerto se proseguire il viaggio o tornare a casa tossì a lungo facendosi esplodere la gola in un uggioso pomeriggio parigino la lettera del parente disperso le fece immaginare uno spasso d’eredità qualcuno bussò alla porta
-chi va là
-fermo o sparo
-sono disarmato
-non mi fido
-perquisiscimi
-non ho le mani
-non essere ridicolo
gli venne fatta fatta e le sparò