Le cellule osservano. Curiosa composizione l’uomo, e ognuno si fa il proprio equilibrio. Quello di Johnny, infine, si è realizzato per immersioni: i libri invasi dai sottolineati, dai commenti, dalle matite e dal giallo al fluoro. Il cibo e le sigarette uguale. Figuriamoci il resto. Nel tanto e nel piccolo, nel breve e nel passo lungo, una piccola storia del cosmo e del trasloco, in un certo senso, con una scatola che va a chiudersi a pressioni incalcolabili e un’altra che via via si comincia a riempire. E di questa corda a oscillazioni notevoli, il non iniziare proprio il gioco per ritrosia, timidezza, naturale discrezione da un capo, e quella dignità della domenica, del vestito chiaro, buono dall’altro, son curiosamente le sole cose che si lasciano vedere dal mondo.
L’irrequiete, la serie