fermo dentro la larva si era fatto adulto in dieci fotoperiodi
parlava stupendamente degli amici spartani
i suoi arti con poche ma filtratissime tessere di acquastagna awapara avevano già compreso le oscillazioni dell’ombra nella baia
non aveva bisogno di alcuna cura
non funzionava
beava la larva con quel senso di immobilità spontanea che un istante prima aveva letteralmente succhiato l’intera civiltà spartana
anche la tinta indistillata tutta zoea in un poroso blùperfetto senza traccia del carito vecchio