IL VENTO 5 (da Favole del ’68)

come posso parlarti del tessuto se non sento il dolore?

alla luce frazionata del rifugio i miei sviluppi degenerano

sembra una chiaro di appiccicoso deserto

la scomparsa si realizza con esso

pur essendo fortissimo respiro appena

ma il vento spinge e lega i lisosomi

ogni sera un carito muto rappresenta lo stato selvaggio

tra risultato e prova noi e i crab e con l’aiuto di triton perdiamo subito le memorie

ma non basta

non arriva alcun dolore ne studio ne vista

pensiamo già di volere amare un carito qualsiasi

anche un oceanico  yanoff

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