L’INFINITO PER TUTTI

Per voce di solisti occasionati,

ai festival en plein air municipali

si declamano liriche d’autore

nonché, or non è guari,

anco le proprie.

Qualche blogger meno timido che sprovvisto,

fan del celebrato Recanativo

in bisecolare celebrazione

(come tanti webnauti tali e quali a lui),

s’arrischia all’alto cimento

e fatto segno a plaudente share,

quasi del Nostro erede epigono,

è incoronato poeta…

Epperò la poesia d’antan

con la sua coda a frange di sasso

ammiccava accucciata fra la cancelleria

di chi nella sua elevata dignità

di poetare, pensare e vivere,

attingeva il privilegio

d’aver forza di mano per tirarla a sé,

tessere lo spazio conveniente

al proprio piego

e farsene una stola lucente di primo pelo.

Certa poesia oggi

non fa più la ruota attorno al vecchio Pelikan

come, appunto, duecent’anni fa

ove macchie blu in punta di genio

evocavano pregiate penne d’ala leoparda

sospinte da Euterpe.

Oggi, certa poesia, ancorché leggera,

pesa giù dai desk, ghigna con riluttanza

sulle tastiere vibranti

di luce riflessa.

Se vale assieparsi in karaoke versificatore,

ché dilata le orecchie relative della piazza,

forse val meglio ancora seder mirando,

dall’al di qua d’uno smart o d’un PC,

le parole di stagione e di vento

che la temperie romantica

ha sublimate

e comparar con esse…

il vago stormir digitale

dei propri file di scrittura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ELEGIA AD APRIRE
Lecce non è un’illusione né paccottiglia per turisti, non un assalto d’edilizia speculativa a ingurgitare vecchie pietre e albicocchi cintati Read more.
da I GIORNI QUANTI (90)
Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, Read more.
Onirica ζ
La piazza è quadrata, recinta da palazzi alti su ogni lato. Condomini con finestre, balconi, vasi di fiori, e stendini. Read more.
STANZA 329
il mattino preso in prestito da un distributore ti amo già con tutto il tempo che ci resta per rimettere Read more.
CORSO DI CALLIGRAFIA
Ricordo il giorno in cui partimmo per il corso di calligrafia. Era una fredda giornata di dicembre e al nostro Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 55
Autunno di erbe vuote questo inciampare Domestico e straniero comunque esule Dello stinco dell’angelo. Erbacce tricolori La via di casa Read more.
USCIRE DI CASA
Da oggi voglio essere come gli altri. Come gli altri defecare, dormire, scopare. Come gli altri voglio morire in montagna, Read more.
dove vado 28.02.94 (da INSETTI 2002)
se non faccio il gasista dove vado se esco mi dicono non esagerare   in fondo non riesco a capire Read more.
UNGENDO
ungendo soqquadrando il duodecimale s’affronta sottintendendo se duplice rafforza l’asimmetria del variato o la nota crescente s’appresta nell’atto scrostato   Read more.