molte le cose vorrei dirle ma si scrivono altrimenti scappano molte le cose si scrivono rituonano fanno scrivere quello che non so ancora di volere dire vedersi non è più bello di non vedersi anche non vedersi non è più bello che vedersi pensare tutto questo non basta per sentirsi bene scrivere non basta non sostituisce quello che vuoi essere una scrittura al vinile la cerchi senza nostalgia solo ascoltando un vecchio lp di tom ti viene in testa ma dov’è finita la scrittura al vinile la testa gira un vecchio 33 si sgomitola nessuno raccoglie il fruscio della lana tieni le mani larghe ferme con la scusa di guardare gli occhi della nonna o di una fidanzatamusicoterapica potrebbe capitare che diventare ciechi sia un piacere il punto g della notte la navetta ci trasborda nella finzione di un film già girato tempo fa dai nostri occhi scavati questo l’ho già visto senti dire da una donna signora siamo al cinema non al supermercato i conti non tornano ma il brioss pandistella è buono quasi quanto il concerto di flauti del mulino bianco e l’ha vinta sulla nostra disperazione una bottiglia di latte stella è la nostra akaba un freno a mano ci rimane in mano la nostra waterloo
(da SESCION – 7 Siciliani – I quaderni del Battello Ebbro, Macerata, 2013)