L’architetto:
– fijo de mignotta come dire filius … ignotae, credo. Troia? non lo so –
la signora bionda:
– ci sono equivalenti appellativi anche per gli uomini? –
Sasà:
– Porco, debosciato –
l’architetto:
– Non sono la stessa cosa –
la signora bionda:
– ci vogliono vizzi tosti –
Sasà, guardando di sottocchio la supplente:
– La castità, dicono –
la signora bionda addentando un quarto scarso di tramezzino avocado e salmone:
– ad una certa età il cibo sostituisce il sesso –
ancora salatini e Martini, il secondo, l’architetto:
– però poi ci vuole la dieta –
la supplente:
– E cosa sono d’altro i digiuni dei preti e monaci? –
Signora:
– troppo complicato –
Sasa:
– Basta un sondino dal naso giù sino allo stomaco. Per dieci giorni non tocchi cibo. E’ il metodo più semplice. –
L’architetto:
– Invasivo e poi bisogna sapere mantenere i risultati –
Sasà:
– questo con tutte le diete. –
l’architetto:
– Meno olio, meno sale, più carote, escludere i formaggi, muoversi ed abolire dolci l’alcol. –
Accenna ad un brindisi prima di una piena sorsata dal suo martini.
Cerco di capire di chi sia il piede che sento sul mio piede. Non è di Sasa, e nemmeno della signora bionda. Escluso l’architetto non rimane che la supplente che poi sarebbe la moglie di Daniele.