I DUE PESI

Quale tra duemila discorsi può dirci

del nervo che attacca

questi corpi anoressici e questi dentisti,

questi spasmi alla riproduzione

a un linguaggio

di così vacua non materia?

Quale tra duemila discorsi può dirci

che non coli trincea tra i due pesi

e che abbiano fibre che in laghi insondabili si trovano?

 

Quale può giurarci

che non è il dizionario

sostanza volatile e convenzione,

e d’altronde garantirci

che al bulbo oculare è fatalmente promesso

un suo linguistico umore?

Quale tra duemila discorsi può dirsi metadiscorso

e quale discorso può dirlo tale

senza che f(x) tenda a più o meno infinito?

 

Può davvero una paleontologia reperire

un uomo solo sessuale

svincolato da ogni sovrasistema di segni?

Può davvero ogni paleontologia

dirsi empirica e scongiurare il falso

pur conservando l’incanto dei giochi verbali

che pensano un essere antico,

diamante non mitico di tempi lontani?

 

Chiamavano culto

il libro la zappa il divino:

da intrecci etimosostanziali sintesi promossa

o solo decollata arbitrarietà dei segni e delle cose?

Per soma simbolica schizofrenici,

per soma corporea fatti schiavi e collezionisti di scarlattina,

ineluttabilmente chiediamo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ELEGIA AD APRIRE
Lecce non è un’illusione né paccottiglia per turisti, non un assalto d’edilizia speculativa a ingurgitare vecchie pietre e albicocchi cintati Read more.
da I GIORNI QUANTI (90)
Ma Francesco dov’è. Infatti, Francesco dov’è? In campagna per ora. Anche se. Dov’è con la testa, voglio dire. In campagna, Read more.
Onirica ζ
La piazza è quadrata, recinta da palazzi alti su ogni lato. Condomini con finestre, balconi, vasi di fiori, e stendini. Read more.
STANZA 329
il mattino preso in prestito da un distributore ti amo già con tutto il tempo che ci resta per rimettere Read more.
CORSO DI CALLIGRAFIA
Ricordo il giorno in cui partimmo per il corso di calligrafia. Era una fredda giornata di dicembre e al nostro Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 55
Autunno di erbe vuote questo inciampare Domestico e straniero comunque esule Dello stinco dell’angelo. Erbacce tricolori La via di casa Read more.
USCIRE DI CASA
Da oggi voglio essere come gli altri. Come gli altri defecare, dormire, scopare. Come gli altri voglio morire in montagna, Read more.
dove vado 28.02.94 (da INSETTI 2002)
se non faccio il gasista dove vado se esco mi dicono non esagerare   in fondo non riesco a capire Read more.
UNGENDO
ungendo soqquadrando il duodecimale s’affronta sottintendendo se duplice rafforza l’asimmetria del variato o la nota crescente s’appresta nell’atto scrostato   Read more.