NATURALE O FRIZZANTE?

Ogni domenica, dopo il disegno, la tovaglia argentina è stesa in velocità e quando l’acqua bolle, si tuffano linguine al corsivo d’occhio buono. Le papille divagano sollecite,  nell’aggettivato stracotto di carne e madrelingua sobbolle tra garofano e rosmarino. Al centro del discorso s’ombelica salato, dolce, agro, all’onda. Parole affini sott’olio sono di contorno, ai magri in crosta ripassati al forno. Ruchetta fresa non manca, allettata per la circostanza. Firmamenti di lenticchie con o senza, fan bastare pane e vino di credenza. Ma ancor tra le ricette di Rosina, preferire il cavolo gerundio o l’imperfetto delle fonti? Comunque, i sinonimi si tratti, perché  nel contraddittorio volano piatti. Rimedio al deglutito? Un buon nero caffè o gunpowder del miglior the! La macchina ora è pronta, su dieci punti tiene, con virgole parenti a firma di terraglia dei secoli passati; galli galvanizzati in minima e moralia.