IL PROFETA DELLE PERIFERIE (5)

Il viaggio si dimostrò immediatamente tutt’altro che una passeggiata rose & fiori. I signori delle città e dei paesi che l’esercito dei piccoli straccioni attraversava, mendicando cibo e sostegno, non capivano, alcuni ostentavano un plateale fastidio, altri apparivano aggressi-vamente disgustati, molti li deridevano sprezzanti, altri semplicemente li insultavano: stupidi bambini, imbecillissimi adolescenti, sciocchi illusi, stoltissimi ragazzini montati da profezie cretine, manipolati da un falso profeta, vero cretino che si finge un ragazzino. Non pochi li minacciavano di dure punizioni, spalleggiati da cupi prelati che sparavano a zero: questa faccenda è tutta opera del demonio, è la prova provata della corruzione del Maligno, questi bambini sono plagiati, vergognosamente manipolati e strumentalizzati… finché siete innocenti, tornate indietro, non spargete segni infausti, non osate trasgredire l’Ordine e la Gerarchia… il mondo non sarà mai salvato dai ragazzini… tornate indietro o l’anatema cadrà su di voi.