mentre leggevo un sonetto un velo lampeggiò sulla pagina quel giorno era stato un ritorno appassionato la memoria aveva riacciuffato il suo odore quella casa un senso antico la finzione le sue regole provai a guardare in giro niente sentii appena la goccia d’acqua ma non vedevo il rubinetto che perdeva cercai qualunque cosa che non trovai gli occhi spenti a fatica mi trascinai verso la porta che si aprì e si richiuse dopo aver lasciato passare il duca niente storie disse svelto nulla più da dire abbracciai l’aria pensai di scappare urtai contro il vetro della finestra mi toccai il sangue credetti di sentire il sorriso maligno del duca ma mi fu concesso di vedere solo per un momento qualcos’altro nove righe quella riga in più mi ha fottuto