IO E LA POLLY – 12

musatfapascià offre orecchiefrittelle lucenti e sorride sorrisi cariati. Mustafàpascià. Sotto le stelle. Io baratto dita occhi scarpe. Alla partenza che tu dormi, un occhio candito e un’unghia lunata sono sul tuo ginocchio le sorprese per domattina.

BENESSERE MILITANTE – Scena 6

Vento a enfie vele, robusto sempre in poppa si giurarono di non remare; mai, che volgarità! hobby popolare per avi paleolitici; manifestare intenzioni avere diritti ranghi serrati muggendo le vacche chiederanno di essere munte ancora servendo mammella stolida al fattore che ne tirasse latte per affamati vitelli Onirica. Questa sarà …

IL PROFETA DELLE PERIFERIE (7)

E fu così che il Profeta, lasciate le ultime zone abitate, li guidò verso il Monte dello Spavento, ad arrampicarsi sulle pendici di una tenebrosa Montagna Calva, in un clima di tregenda, tra venti di tempesta che fischiavano e ululavano. Un’ascesa infame, ingrata e in cima alla Montagna, lì dove …

LE SUE MANI ERANO LE ULTIME A SVEGLIARSI

le sue mani erano le ultime a svegliarsi al mattino perché erano stanche di scrivere tanto, così le lasciava a letto su due cuscini apposta per loro e alzava la tapparella camminando su un tapis roulant. di solito lo raggiungevano in cucina dopo che aveva finito la colazione e gli …

06.59 AM. LE NOTTI QUANDO VENIVANO LE CANZONI

E poi c’era il fatto dell’autocromia che sconvolgeva tutta la percezione della storia e del tempo che avevamo in tasca, dico. E lui: come la fecola di patata, la semplice fecola di patata potesse far diventar tutto contemporaneo, sorprendeva sempre. Simile, in un certo senso simile, alle notti quando venivano …

VERBI IRREGOLARI (microallegorie, 2013)

1.     ecco il messale: I tesori nascosti d’Europa,   due cassettini   pochissime celle sono aperte   quasi tutti i letti hanno le sbarre   _   poi voleva che intorno al corpo affogato non parlassero lingue che conosceva   –   cinque punti come la faccia del …

da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.55

Prendi il mio cancello E cancellami. il campanello È muto: rattoppo quel che resta Con la strafottenza del disperato Comunque in punta di piedi. Cafone sotto stazza di santità Rimane il fonico rancore Di esistere sterminati. Poi il rampollo ustiona le meningi Per raccattare un po’ di affetto ancora Contro …

TAUTEGORIA

Ché forse occorre argonauta maggiore e l’audacia ché forse occorre sicuramente occorre espressione di Bibbia eliminare l’eccedenza di una presenza a se stessi e cioè interrogare del verso l’origine e cioè in ultimo sconfiggere il diavolo   Ma è linguaggio, ancora e ricovero oggettuale è artigianato trascendentale forse ma ancora …

LA STAGIONE

Quando arriva la stagione, vengono giù e si staccano dalla mia pelle una dopo l’altra. Sempre di più, una dopo l’altra, cadono a caso finché ne resto spoglio e le vedo tutte intorno a me, esauste, adagiate per terra. Quella ancora tenera è stata strappata da un colpo improvviso di vento, …