(capitolo trentacinquesimo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

Toglie il cappuccio del test. Immerge la punta assorbente sino inzupparla del tutto. L’avrebbe potuto mettere direttamente sotto il flusso ma a mezzogiorno fuori dalla macchina nello slargo del belvedere non sarebbe stato il caso. A digiuno perfetto nel vetro sterile nel barattolo della marmellata, ben pulito,bollito, infornato. Riempito sterile.  Rimette il cappuccio al test, lo posa nel portaoggetti, a lato del cambio in ombra, il display in vista. Basteranno cinque minuti. Di sotto la città immensa. Richiude il barattolo, lo alza ad altezza d’occhi si compiace della pineta giallina e deformata anche della città.

– non capisco perché non l’hai portata dall’analista. –

Ritarda a rispondere cerca una collocazione del barattolo sotto il sedile

– non voglio tracce-

scosta la tonaca i panni intimi devozionali l’arcano e la zaffata narcisa che lo ringalluzziva  oggi gli da fastidio. Fremiti persi nei sette veli. Pensa:

– Il valoroso pino che non cambiò sotto il peso della neve anche al caldo oggi elude le gerarchie il dunque e la fine sempre che si concluda e non maturi l’evidenza dell’ illecito goduto eia eia alala squadraccia a noi me ne frego e vada a farsi benedire da qui basterebbe il raggio della morte per annientare il coro delle asine belle e tutto il convento e i palazzi di città e le caserme dei felloni venduti e non avrebbe dovuto per le sette dolorose allegrezze delle consorelle caste e il santissimo segretissimo del Duce.

Una tacca: negativo. Due tacche: positivo. Una sola linea rosa malva è apparsa nel display. Non è incinta. –

Con l’occhio molle sceglie gli ortaggi per le sorelle, rispetta le abituali qualità, zittisce gli ospiti pretenziosi. In cucina la suora guardiana gli dice:

– ma non mi potresti trovare un mazzo di malva fresca? –

e per l’infuso si sente in dovere di organizzarle le gite mattiniere al belvedere col buono e il cattivo tempo quindicinale e lei ancora persa nell’occhio comodo gli dice –

La amo –

ex parà ex garzone di salumeria, è ora inorgoglito fornitore della bionda suora guardiana polacca cicciotta scuffiata nella circostanza e scappellato d’ordinanza dietro il parabrezza appannato e al bisogno apparecchiato con ritmo sostenuto croccanti smanacciate e anche nell’occasione dello sgabuzzino in dispensa nascosti di gran premura e imprevisto al passaggio imbarazzante del pensionato, signor Giuseppe, che li vede rapidi tra i detersivi e lo scatolame rapiti in (fellatio?) e rimane nel turbine delle memorie basito e l’ex studente nero di cuore a tutt’oggi camerata nel rimettere in ordine sacchetti e vasetti nella dispensa destinata al servizio giornaliero comunitario le dice:

– in qualche modo dovremmo provvedere presto, in economia aziendale si chiama tecnica di sistemazione. –

Ricomincia e così continua anche con i ritardi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ANGOLO DESTRO PAGINA 31
Da quando ho letto di quell’uomo che amava volontariamente dimenticare tutti i nomi, ho cominciato a conservare le parole con Read more.
WALPOLE
L’ultima scalpellata ha spezzato il ciglio sinistro fino a sotto il seno ascellare. Succede ai folli che bramano la perfezione. Read more.
IL PICCOLO JOACHIM ASPETTA I GENITORI ALL’UFFICIO SPIAGGIA 7
Il piccolo Joachim aspetta i genitori all’Ufficio Spiaggia 7, è biondo e indossa un costume blu scuro. L’annuncio viene ripetuto Read more.
ORA IL SILENZIO
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure Read more.
Tentativi di golpe fungino. 2
. del poco cinema avvistato] del miraggio mondialpol promemoria] acutil bromometil vista lago della città serve lo scalo un ciclo Read more.
da I GIORNI QUANTI (110)
“Siamo troppo lunghi dentro letti in asse, o troppo accucciati nelle poltrone tonde. Eppure avevi belle spalle, poco fa.” I Read more.
UN IMPASTO
8.94   un impasto in forma di susina croccante sapore morbido di pistacchio zuccherato vanigliato di colore avorio bruciaticcio un Read more.
Portami a ballare un finale diverso (8)
Spegni la luce prima di uscirmi dal cuore, qualcuno sennò potrebbe pensare che sia ancora occupato. Colpiscimi e stordiscimi, se Read more.
ASTRAGALO
Non so cosa pensano gli altri del proprio letto, magari nemmeno ce l’hanno, un letto, e perciò mi riesce difficile Read more.