L’albero contorto contorce
Il tuo sguardo così dolente
Porta della fine senza il fotone
Del paradiso. Singhiozza l’alba,
A tramontana il cortile blasfemo
Lenta moria nero il tramonto.
È fine infine l’eresia
Del cacciato berretto dalla testa
Di racconti infantili, timide liti
Sul finalmente sia davvero.
Ma non basta convertirsi alle parole
Per restare malconci sentieri
Vivi appena per una catastrofe.