una passeggiata tra 91 e 96 anni
movimenti lenti incollano l’aria a carezze funamboliche
da mani ossute viottoli pietrosi fuori squadra
costellate da macchie solari
le due facce una fitta rete di comunicazione
si capiscono in volo
inseguendo fatui discorsi
urla senza bocca
si dividono la cura delle necessità
interrotta da lamenti corporei risate singultate all’unisono
fragorosi nel tremolio delle membra
luminosi nell’opaco luccichio degli occhi
il loro raccontare storie
parole che cadono deviando la direzione del filo
lente silenziose interruzioni
per allontanare un fantasma
per uccidere una mosca d’altri tempi
per spartirsi un cenno di complicità
per nascondere l’inconveniente
la goccia tuffatasi di botto
non altera l’alterità del liquido nel loro bicchiere