non cedo all’insensata arroganza di un silenzio
invadente
bugiardo
ostile
e
per giunta
sordo a qualunque sollecitazione sonora
diserto dalle orecchie
e
mi abbandono alle voci tutte nessuna esclusa che ho dentro
ed è una goduria
sentirle scoppiare ognuna col proprio timbro qua e là nei pensieri
brancolare fra ricordi di ciarle smangiucchiate dal tempo
sorprendermi all’inizio dei giorni