(capitolo quarantunesimo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

Profumo forte e trucco sostenuto, Sasà si ricompone davanti al portone, abbassa lo sguardo, corregge le pieghe della gonna e della giacca verde pistacchio che mal contiene il seno. In micro torsioni del busto si sente a posto. Mi saluta. Faccio un passo indietro. Il portone si chiude. Di lato l’architetto sospira:

– come modella … non se ne parla. Piuttosto Amanda. Ci sarebbe l’intesa con i colleghi, ma al dipartimento hanno boicottato la mostra del ritratto e figuriamoci se si venisse a sapere che Amanda posa per l’Accademia … peggio per loro, quale incarnazione del sogno latino americano, se cantasse … in posa…

– mentre posa?

– perché no, si posa e si riposa, si sonnecchia, si legge, si fa la maglia. Amanda potrebbe ballare e cantare. D’Amato sarebbe d’accordo con me nel proporla per la posa ma c’è la fissazione del sacro, delle icone bizantine. – S’interrompe, apre il portone e guarda la strada, Sasà, è andata avanti, continua: – C’è una cosa che dovevo chiederle. È possibile che lei abbia trovato una carpetta nel suo giardino, darei volentieri un’occhiata ai disegni che contiene, sempre se non abbia nulla in contrario. – non attende risposta, continua: – La fissa delle icone, al pittore spetta la tecnica, tutto il resto, soggetto, composizione, dipende dai santi padri. – lo guardo – le spiego. In certe tradizioni orientali l’icona è vestita ogni anno. Il volto rimane uguale, cambia l’intorno. – Continuo a guardarlo senza interesse, insiste:

– La stessa cosa che fece Warhol con Marilyn. Hollywood ci ha consegnato un volto e Warhol l’ha colorato in diversi modi. Da buon polacco cattolico amico del papa polacco. Io invece sarei contento se Amanda posasse. Svelata e nei movimenti accennati del canto. Con le signore sfaccendate del corso libero e i giovanotti che schizzano veloci, non mi fraintenda … Lei bella e loro scarsissimi… Ma, non credo che se ne faccia niente e poi non è il mio insegnamento. Venga in accademia piuttosto a dare un’occhiata al pezzo che ho scelto per la mostra che stanno allestendo in sede e non dimentichi i disegni.  –

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Onirica ι
Una cattedrale di pietra in aperta campagna. Una cattedrale gotica, possente, imponente. La cattedrale di una prospera città fiamminga. La Read more.
PERIODO
ironia vuole, ci chiamano gli Scrittori. Graffiamo pareti, punta secca sulle rocce, ci addossiamo all’umido, ne facciamo parte, d’anima e Read more.
COL SOLE CHE
Anche oggi abbiamo dormito sino a tardi, sino a ora di pranzo, col sole che batteva sulle coperte, con rabbia Read more.
L’ANIMA DEL GATTO 4
Il mio corpo? Un foglio che va a fuoco nel numero 3. Febbraio, agrimensore di neve  e fuoco:  fienile e Read more.
PERCHE’ IO
Perché io ho la colpa di sentire il male — non meritare il maschio con la faccia da imbecille avere Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 70
Il dépliant del mio occaso Sorpassi il tuo successo. Acceso alla monotonia Il minimo cero di una volta. Ora serpeggia Read more.
IL MESSAGGIO DELLA STELLA
fertile come una farmacia al centro di un centro: commerciale. dove latte e miele e miniere lampo. anche gas per Read more.
SOPRA DI ME
sopra di me, guardo il mio reporter interiore valutare lentamente la sua forma come un prestigioso curatore di slow archaeology. Read more.
TITOLO ARNANGUAQQ
Della cena consumata il 7 maggio 1799 nella tenuta delle Concumelle, proprietà famiglia Abbiati – delle vivande, delle suppellettili, di Read more.