c’è molto freddo qui senza evoluzione e
la luce ha attimi di silenzio una via d’uscita è
l’eco delle frontiere forse – sui gradini delle chiese
dove la voce la voce si fa sempre più ampia
nel giorno dei cavalli bianchi
mentre sciolgo i capelli entro ed esco dallo stesso
luogo immagine di stanza distante non riconosco
i tuoi /miei /interni offuscati conficcati nella parte
superiore di una coscienza coscienza
l’
attimo
oltre
je m’appelle je m’appelle
(da Quintessenza – Marco Saya Edizioni, 2018) su autorizzazione dell’Autrice