cadono alberi e maciullano cervelli. sventrano false coscien-
ze. espropriano la merda dai loro naturali ricettacoli umani. la
merda delle intenzioni. la vecchiaia che putrefà dispettosa. e
grazie al cielo nessuno nasce. ancora troppa vita. ancora troppa.
questo vasto asilo psichiatrico. dove unica sanità mentale e mo-
rale riguarda. solo i morti e i non nati. e c’è però il prato. il dente
di leone la passiflora le montagne. il rigagnolo lungo il marcia-
piede. d’acqua che il cielo ha spodestato. la voluttuosa cattiveria
che distingue l’umano. dall’inorganico. la perseverante crudeltà
che l’animale non pensa. e c’è questo savoir faire. questo saper
dissimulare. questo finto farsi credere alti. e scevri dalle piccole
meschinerie. c’è solo merda serietà. e puntualità. diarrea o stron-
zi duri come. il marmo. e sempre più numerosi su questa chiatta.
di pensatori creatori. impegnati queste immagini. sempre più
numerosi cadono. alberi e maciullano cervelli.
(da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017)