bianchi e lontani i tuoi occhiali. le vertebre impacciate. con
noncurante sveltezza di tulle. sciolto ai soffi. spericolanti nelle
danze macrobiotiche. i baffi della sera dietro due dita di nuvo-
le. e i secchi pieni di cielo. addossati al naso. rip. riff. minima e
semi-mimica. io non c’entro in nulla. e non voglio uscirvi. disse
l’incauto rogo umano. nella mia classe non c’è verbo che tenga.
gruppi e lecchinaggio. appiccico la noia ai cavalli che. bianchi e
lontani i tuoi occhiali. travisi per invasati comunicanti. certi. oltre
ogni spigolo di essere piani. sensati utili. e niente è utile solo. la
coazione a morire che ci riguarderebbe. fossimo vivi. anche final-
mente noi. tranne i tuoi bianchi. e lontani occhiali.
(da “di fantasmi e stasi. transizioni.” Arcipelago Itaca Edizioni, 2017)