Secoli e secoli dopo.
Oramai dispersa un po’ come usavano un tempo le particelle, quei filamenti fluttuanti
simili ai mille e mille di polvere che scoprivano a media altezza,
al mattino,
i segmenti di sole dalle serrande in una casa di Roma oramai dimenticata dagli anni,
Destina
sarà stata allora il nuovo Big Bang, unica vera, grande, credibile rivoluzione.
Se appartenere…
E il mondo sarà appartenuto e desidererà ancora appartenere –
un’idea, un uomo, una scienza, un fatto -,
e sarà quello l’errore da fuggire via,
allora,
semplicemente,
avrà organizzato ogni istante a velocità doppia;
velocità doppia che,
in qualche modo. in qualche maniera,
sarà una nuova qualità,
e dove il formidabile sarà il tempo dimezzato dell’analogico,
risparmiando sui nessi,
sulle inutili dimostrazioni.
E infine,
“io sono il metodo mio che –
spostandomi –
ogni volta è da rifare”,
immagineremo di ascoltare dall’ultima voce di Destina.
E proprio nel momento in cui ci accorgeremo che il reale investimento in una cosa sarà nelle rifiniture,
lei le avrà giocate tutte.